Illustrazione delle scelte progettuali

La definizione di uno spazio pubblico risulta oggi, in una società che vive una crisi dei momenti di incontro reale a favore dell’incontro virtuale nella nuova grande piazza globale della Rete, un compito estremamente difficile.
Fenomeno questo che interessa soprattutto le grandi città metropolitane e solo relativamente i piccoli centri cittadini, dove ancora gli abitanti si incontrano per la strada, intessendo quelle relazioni su cui si fonda la vita sociale del paese.
Monza si pone nel mezzo di queste realtà urbane, gravitando nell’area metropolitana milanese ma con una sua forte identità cittadina.
La piazza Trento e Trieste, con le appendici di piazza G. Carducci e Largo IV novembre risulta essere il sito storicamente deputato a queste relazioni, da sempre il luogo degli incontri delle popolazioni di Monza.
La sua collocazione nel centro storico, la presenza del Palazzo del Municipio e delle relative attività pubbliche, del Palazzo degli Studi, offre la possibilità di pensare uno spazio collettivo di attrazione per i cittadini, fruibile a tempo pieno nelle ore del giorno e della notte.
L’incipit iniziale dell’ipotesi progettuale è quello di ottenere spazi polivalenti, che possono essere luogo di sosta e dove poter svolgere eventi all’aperto, come manifestazioni, spettacoli, feste ed il mercato, in piena autonomia dalla propria percorribilità pedonale e ciclabile, in quanto nodo principale in collegamento con l’area del Duomo.
La complessa articolazione planimetrica dell’area oggetto del concorso e la mole del Monumento ai Caduti, ha posto come problema principale quello di creare un ambiente omogeneo e continuo, dove evidenziare luoghi peculiari ad alcune attività che devono dialogare tra loro attraverso spazi di connessione riconoscibili.
Gli episodi principali del progetto si manifestano attraverso la “delimitazione” di quattro piazze concatenate che sviluppano lo spazio nelle tre dimensioni spaziali.
La matrice generatrice del progetto si articola considerando gli edifici principali dell’area che rappresentano gli episodi storicamente significativi nella connotazione attuale delle piazze:
la cortina edificata, che identifica il limite est dell’area di progetto, di matrice medievale;
il Palazzo degli Studi dei primi dell’800;
il Palazzo del Municipio della prima metà del ‘900.
In riferimento questi ultimi, si è creata una maglia geometrica composta da quattro griglie, articolate secondo l’orientamento degli edifici. Le griglie così ottenute si pongono in diretta relazione con l’edificato, divenendone di fatto l’estensione planimetrica e venendo a creare una dilatazione dello spazio nei rapporti visivi scandendo gli spazi in modo ordinato.
Le griglie sono organizzate in moduli costruiti sulle dimensioni e la disposizione dei banchi per il mercato, connotando così naturalmente gli spazi per le attività commerciali e quelli per garantire idonei flussi pedonali per la fruizione del mercato stesso.

Le funzioni

Per quanto riguarda l’organizzazione delle funzioni presenti nell’intera area di progetto, si è ritenuto opportuno la demolizione dell’area verde che delimita il Monumento ai Caduti, intervenendo anche sul monumento stesso, del quale si prevede il mantenimento nel sito attuale riposizionandolo alla quota del calpestio della piazza. Questa operazione offre l’opportunità di disporre di una vasta area libera da ripensare in funzione alle attività che temporaneamente vi si insedieranno, non inficiando l’impianto progettuale del sottostante parcheggio.      
L’accessibilità meccanizzata all’area di progetto avviene attraverso mezzi privati con i luoghi di sosta risolti dal parcheggio interrato messo in diretta comunicazione con la piazza attraverso collegamenti verticali, con i mezzi pubblici, lungo l’asse di via degli Zavattari e largo XXV aprile, dove sono state individuate le soste dei bus di linea urbani e i taxi la quale area di sosta è prevista lungo largo XXV aprile in adiacenza al palazzo del municipio.
L’accessibilità ciclo-pedonale all’area di progetto avviene dalle strade che convergono alle piazze con attraversamenti stradali ogni 50 metri circa; lungo l’asse stradale di via degli Zavattari e largo XXV aprile si sviluppa il percorso ciclabile principale con dei punti privilegiati di attraversamento dell’area identificati lungo il fronte sud di piazza Trento e Trieste, e in piazza G. Carducci, per il collegamento diretto al cuore del centro storico.
Organizzate le funzioni legate all’accessibilità meccanizzata e ciclo-pedonale all’area, si sono determinati gli spazi interni legati all’utilizzo delle piazze.
Piazza Giosuè Carducci, che attualmente si configura come retro adibito a parcheggio, viene completamente pedonalizzata, anche come logico arrivo/partenza della contigua area pedonalizzata di via San Paolo.
Essa rappresenta la prima griglia/piazza, orientata sul palazzo del comune. Per la sua geometria regolare, si identifica come luogo idoneo allo svolgimento di attività e manifestazioni (concerti, feste, esposizioni temporanee), oltre ad essere adibita a parte del mercato settimanale. Per questo si è reso necessario lo spostamento delle alberature presenti, con una collocazione di nuove alberature lungo i lati corti della piazza. L’inserimento dei portali, realizzabili in diversi materiali, posti come delimitazione ai lati corti della piazza allineati al palazzo comunale, svolgono molteplici funzioni: accolgono il sistema dei teli utilizzabili per il mercato e le manifestazioni all’aperto, nei quali è inserito parte del sistema di illuminazione della piazza.  I tendaggi integrati nella struttura dei portali permettono varie soluzioni di apertura a seconda delle diverse attività che vengono a svolgersi nella piazza.
Largo IV novembre, anch’esso attualmente utilizzato come parcheggio con un grande “spartitraffico” centrale, viene completamente ripensato per essere reso luogo attivo e partecipe all’intero contesto progettato. Quest’area è definita dalla seconda griglia/piazza orientata sul fronte dell’edificato storico bordale ad ovest, la quale si compenetra con la precedente estendendosi sino al margine nord del monumento ai caduti in piazza Trento e Trieste creando orientamenti inediti. Largo IV novembre acquista nuova valenza, assumendo un carattere intimo e conchiuso, per eventi all’aperto, come concerti, spettacoli teatrali, ecc…. Su piazza Trento e Trieste la griglia delimita un ampio spazio sul fronte principale del palazzo del municipio, considerato come luogo eletto alle manifestazioni di rappresentanza dell’Amministrazione Pubblica. Sul lato della cortina edilizia, fino all’altezza dell’angolo del palazzo comunale, sono collocati i portali con integrato il sistema a scomparsa dei teli, che oltre all’utilizzo per lo svolgimento del mercato, possono essere impiegati per esposizioni temporanee al coperto, o semplicemente come percorso di attraversamento nord-sud coperto e ombreggiato nei mesi estivi.
La terza griglia/piazza, definita davanti all’edificio a sud di piazza Trento e Trieste edificato negli anni ’50, è orientata lungo fronte dell’edificato storico bordale ad ovest. Questa piazza nella piazza, è considerato il luogo degli incontri legato alle attività ludiche e commerciali come estensione delle attività presenti o da insediare (bar, pub e ristorazione, ecc…) sotto il portico del “grattacielo”. Inoltre può essere utilizzata come alternativa per il collocamento di palchi per spettacoli. Anche in questo caso, sul lato della cortina edilizia di impianto medievale, si trovano i portali con integrato il sistema a scomparsa dei teli, che svolgono le funzioni precedentemente descritte.
I portali lungo il limite della seconda e terza griglia sono un rimando, con la loro posizione, al fosso anticamente presente nel pratum magnum dove venivano lavati i panni, e nella loro forma quadrangolare le chiodere su cui i panni venivano stesi ad asciugare.
La quarta griglia/piazza orientata in asse con il palazzo degli Studi funge da cerniera tra la seconda e terza griglia. La sua progettazione è stata considerata come elemento continuativo del Monumento ai Caduti, nel quale è inserita una fontana a getti d’acqua erogati da griglie a filo pavimento.

Le attrezzature

Per garantire un maggiore comfort nella fruizione del contesto progettato, si è proposta una dotazione di attrezzature di arredamento urbano atta a soddisfare le necessità legate ai luoghi destinati alla permanenza.
Le sedute: le piazze sono state dotate di sedute costituite da panche inserite in luoghi ombreggiati ed in posizione tale da non interrompere la continuità degli spazi pedonali assecondando e rafforzando la geometria degli spazi progettati.
Il verde: le piazze sono state corredate ai loro margini da aiuole con alberature, in modo da creare una “barriera” vegetale tra la viabilità e gli spazi di sosta, creando inoltre aree ombreggiate per la sosta nelle piazze.
L’acqua: all’interno della griglia/piazza che delimita il Monumento ai Caduti, sono inserite 44 griglie dalle quali vengono emessi e raccolti dei piccoli getti d’acqua i quali costituiscono una “fontana” a filo pavimento a corredo del monumento. Tale sistema ha il pregio di poter utilizzare lo spazio occupato dalla fontana, attraverso la semplice interruzione dell’erogazione dell’acqua.
I portali: realizzabili in diversi materiali, svolgono molteplici funzioni: accolgono il sistema dei teli utilizzabili per le varie manifestazioni e sono integrati dal sistema di illuminazione per i fronti della piazza.  I tendaggi inseriti nella struttura dei portali permettono varie soluzioni di apertura a seconda delle diverse attività che vengono a svolgersi nella piazza.
Le piazze possono così essere fruite contemporaneamente per manifestazioni all’aperto, esposizioni temporanee, attività per il commercio ambulante e nel periodo estivo semplicemente come luoghi di sosta al riparo dal sole, garantendo comunque la chiarezza dell’impianto distributivo.
Le isole ecologiche: per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, si sono individuati diversi punti di raccolta per i quali è stato proposto un sistema a cassonetti interrati, nel quale dal filo marciapiede emergono solo le bocchette, come dei comuni cestini. Tale sistema ha il vantaggio di ridurre gli ingombri, di avere un ridotto impatto visivo e di non avere emanazione di odori.
L’illuminazione: l’impianto illuminotecnico, prevede una diversa tipologia di illuminazione a seconda del tipo di attività e di fruizione si ha all’interno dell’area di progetto. Si sono differenziati tre tipi di illuminazione: per la viabilità meccanizzata, per le aree pedonali e per la valorizzazione delle emergenze monumentali, puntando (oltre che sulla valenza estetica) anche sul concetto di sostenibilità con sistemi a basso consumo energetico e massimo rendimento
L’illuminazione della viabilità carrabile è stata affidata a una serie di pali con sistema di illuminazione senza deviazioni. Questo sistema garantisce una distribuzione della luce uniforme, assenza di fenomeni di abbagliamento, emissioni che limitano l’inquinamento luminoso.
L’illuminazione delle piazze e delle aree pedonali è consegnata ad una serie di pali con un corpo illuminante compatto e stesso sistema dei precedenti.
L’illuminazione del sistema monumentale di piazza Trento e Trieste avviene tramite una serie di proiettori orientabili incassati nelle griglie di emissione e raccolta dei getti d’acqua della fontana, con sorgenti illuminanti che possono avere diverse colorazioni, che hanno il compito di rendere più suggestive e valorizzate le visuali del monumento.

I materiali e i colori

Per le pavimentazioni sono state utilizzate diversi tipi di pietra, richiamando per le superfici principali l’ambito di appartenenza.
Per le griglie/piazza, è stata scelta la pietra di Luserna fiammata, dalla gradazione di colore grigio chiara, posata in lastre quadrangolari di diverse dimensioni. Materiale che ha  caratteristiche  di resistenza al passaggio di mezzi, di facile pulizia e manutenzione.
I ricorsi che inquadrano le pavimentazioni sono realizzati in lastre di pietra forte “colombino” grigio chiaro, rifiniti a piano sega.
Per le restanti pavimentazioni delle piazze, è stata scelta una pavimentazione con una trama più omogenea, in cubetti di porfido disposti a file parallele, nella gradazione di colore del grigio-viola. Il porfido è stato individuato come un materiale idoneo a sopportare lo stress all’usura di uno spazio pensato per accogliere eventi all’aperto con un numero consistente di utilizzatori ed è inoltre è un materiale consolidato nelle opere di riqualificazione del centro storico di Monza.
Le pavimentazioni dei marciapiedi degli assi viari delimitanti l’area di intervento sono in cubetti di porfido disposti a file parallele, nella gradazione di colore grigio-viola. La pavimentazione compresa tra il ricorso sul fronte dell’edificato ad ovest e gli stessi edifici è in mattonelle di porfido uguali nelle dimensioni e colore a quelle presenti lungo via Italia.
La pavimentazione stradale, degli assi viari compresi nell’area di progetto definita dal bando sono in pietra extra forte fiammata, nella gradazione di colore grigio chiaro, materiale che garantisce una lunga durata all’usura intensiva della viabilità meccanizzata.
Le panche, le aiuole sono realizzate in cemento faccia a vista con superfici trattate a sabbiatura, mentre i piani orizzontali di rifinitura sono in granito bocciardato.
I pali per l’illuminazione hanno la struttura e corpi ottici in bronzo architettonico con superficie satinata.

 

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